45°24’24.6″N 9°16’02.3″E
San Donato, 2020 © curated by Simona Cioce e Valentina Di Cataldo
45°24’24.6”N 9°16’02.3”E è un crossover di linguaggi e stili, un’opera concettuale site specific che intreccia poesia di strada, street art e land art. Realizzata su una superficie di 11.248 m2, è la più grande poesia pubblicata in strada mai scritta al mondo. Situata a 10 metri di altezza, sul tetto di un muro di barriera insonorizzante della ferrovia, è un’opera di per sé inaccessibile e debordante, impossibile da abbracciare in un unico sguardo per via della location e delle dimensioni gigantesche, e pertanto fruibile nella sua interezza solo in maniera derivata (attraverso le foto da satellite o dagli alti palazzi che affacciano sul muro), ma proprio per questo ancora più significativa.
Con quest’opera, che è una dedica al quartiere in cui è cresciuto, MisterCaos, porta all’estremo il gesto del debordare (caratteristica intrinseca di tutti i suoi lavori) dandogli ulteriormente senso. Infatti in una volta sola racconta, denuncia e contestualizza un luogo che non è solo un supporto per le sue parole ma diventa un elemento fondamentale e costitutivo del processo creativo.
Anche al livello di fruizione il lavoro è stratificato di significati, è infatti inaccessibile e visibile solo dalla parte di popolazione del quartiere “costretta” ad affacciarsi sul muro: la provocazione nasce dalla diffidenza ad entrare nel quartiere da parte della popolazione sandonatese, legata ad antichi pregiudizi, che ora anche volendo non può usufruire dell’opera che gli è stata donata.